In attuazione della Direttiva (UE) 2019/1937, è stato emanato il d.lgs. n. 24 del 10 marzo 2023 riguardante “la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali”.
L’ANAC con Delibera n. 311 del 12 luglio 2023 ha adottato le nuove “Linee Guida in materia di protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali – procedure per la presentazione e gestione delle segnalazioni esterne”
L’Accademia Nazionale Santa Cecilia in conformità al decreto legislativo di cui sopra ha aggiornato il proprio sistema di segnalazione di illeciti (cd. “Whistleblowing”) approvando una specifica “Procedura Whistleblowing” alla quale si rimanda integralmente e nominato il “Gestore” delle segnalazioni.
Segnalazioni di attività illecite
Per l’effettuazione delle segnalazioni la Fondazione ha adottato la presente piattaforma on-line accessibile dal link denominato “Segnalazione Illeciti – Whistleblowing” presente nella pagina del sito web dell’Accademia “Normativa e Valori/Statuto” tramite l’indirizzo Internet https://santacecilia.it/about/normativa/. Il canale è inoltre direttamente accessibile tramite l’indirizzo Internet: https://santacecilia.segnalazioni.net.
La segnalazione può avvenire in forma nominativa (utente registrato) o anonima (utente non registrato). La prima modalità è tuttavia quella raccomandata, al fine di consentire una più efficace attività di indagine, con le tutele previste.
La segnalazione, anche se anonima, deve essere sufficientemente documentata e circostanziata, così da fornire gli elementi utili e opportuni per consentire un’appropriata attività di verifica sulla fondatezza dei fatti segnalati. In caso di segnalazione anonima, il Segnalato che sia successivamente identificato e comunichi di aver subito una ritorsione in ragione della segnalazione, può beneficiare delle tutele previste dal D.Lgs. 24/2023 a fronte di misure ritorsive.
Riservatezza e divieto di ritorsioni
La Fondazione garantisce la riservatezza dell’identità del Segnalante e di qualsiasi altra informazione da cui possa evincersi, direttamente o indirettamente, tale identità, anche nell’ipotesi in cui la segnalazione dovesse rivelarsi errata o infondata a seguito delle verifiche effettuate. Laddove per comunicare una segnalazione si utilizzi la casella vocale della piattaforma, la voce del segnalante è alterata per non renderla riconoscibile.
Allo stesso modo, la Fondazione si impegna a tutelare l’identità delle persone coinvolte nei fatti segnalati, delle persone menzionate nella segnalazione nonché del facilitatore fino alla conclusione dei procedimenti avviati in ragione della segnalazione nel rispetto delle medesime garanzie previste in favore della persona segnalante.
Il “Gestore”, quale soggetto cui è affidata la ricezione e la gestione delle segnalazioni, ha la possibilità di visualizzare l’identità del segnalante, nel caso in cui lo ritenga necessario ai fini dell’indagine, ad esempio qualora la segnalazione contenga fatti di rilevanza penale che costituiscano oggetto di accertamento nell’ambito di un procedimento penale ed il nominativo gli sia richiesto dall’Autorità Giudiziaria ai fini di indagine.